Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

Leggi in: Italiano - English - Français - Español

Argomenti

Gesù e il buddismo

<<Dire che le equazioni di Newton non sarebbero comunque rimesse in causa anche se risultasse che egli non è esistito, per dimostrare che la non esistenza di Cristo non rimetterebbe in causa il Cristianesimo, è falso, arcifalso. Il Cristinesimo, a differenza delle equazioni di Newton, non è una teoria che deve essere convalidata o respinta dall'esperienza, ma un insegnamento che si basa essenzialmente sull'idea del peccato originale e del suo riscatto attraverso il sacrificio di un uomo. Se quest'uomo dovesse risultare storicamente inesistente, tutto l'edificio cristiano costruito sulla sua morte crollerebbe>> (Michel Second- teologo).

Dai riscontri che ho ricevuto in seguito alla presentazione della mia querela contro la Chiesa nella persona di don Enrico Righi, mi sono reso conto di come non sia stato capito cosa significhi per il Cristianesimo una sentenza confermante la non esistenza storica di Gesù.

<<Non abbiamo bisogno di prove per credere all'esistenza di Cristo>>, affermano i credenti nella convinzione di poterne sostenere la figura umana invocando la fede, intanto che i miscredenti e gl'indifferenti dileggiano la mia querela affermando che il Cristianesimo continuerà comunque a perdurare come le dottrine di Budda, di Confucio, di Maometto, le opere di Omero e gl'insegnamenti di Socrate, anche se venisse dimostrato che questi non sono mai esistiti.

Questo è l'errore! Paragonare il Cristianesimo a tutte le altre dottrine o religioni che, a differenza di esso, il quale si basa su un fatto dichiarato reale, possono essere seguite nei loro insegnamenti anche se i loro fondatori risultassero dei miti.

Il Cristianismo, a differenza del Buddismo, Ebraismo, Islamismo e di ogni altra religione politica o sociale che termina in "ismo", le quali seguono teorie comunque difendibili da personali convinzioni, si basa essenzialmente su un fatto concreto: l'esistenza storica di un uomo chiamato Gesù Cristo.

Se la non esistenza di quest'uomo fosse giuridicamente riconosciuta, tutto l'edificio cristiano, costruito sulla sua incarnazione, crollerebbe nell'attimo stesso in cui verrebbe emessa una sentenza di condanna verso chi, abusando della credulità pololare, ha basato i propri insegnamenti su un'ingannevole presentazione dei fatti.

Una condanna per "abuso di credulità popolare" (Art. 661 C.P.) ai danni di un prete, sia pure esso un semplice parroco di paese, come nel mio caso, coinvolgendo nello stesso reato tutti i ministri del Cristianesimo, metterebbe al bando questa religione. I preti, non potendo più pubblicamente sostenere che Gesù si è fatto uomo, sarebbero di conseguenza interdetti a celebrare tutti i riti che si riferiscono alla sua umanizzazione, primo fra questi il sacramento dell'Eucaristia che sarebbe riconosciuto una vera e propria truffa sostenendo la trasustanziazione del pane e del vino nel corpo di qualcuno che è stato riconosciuo giuridicamente inesistente.

Così, come l'Eucaristia, sarebbero considerate reato tutte le testimonianze tendenti a sostenere l'esistenza storica non solo di Gesù ma anche di tutti quei personaggi che sono stati fatti derivare dal lui, quale la Madonna gabellata per sua generatrice.

I Padri della Chiesa, presi come furono a combattere il Pagani mettendosi sul loro piano attraverso l'imitazione dei Culti dei Misteri, la cui base era rappresentata appunto dal sacramento dell'Eucaristia, non compresero che dando una natura umana a quel Gesù gnostico, considerato fino alla metà del II secolo essenzialmente spirituale, stavano creando una religione basata sulla sabbia; non intuirono che stavano erigendo un gigante di argilla, un gigante che se è riuscito a stare in piedi fino ad ora ciò è dipeso eclusivamente per il sostegno che ha ricevuto, e continua a ricevere, da quei puntelli che ben conosciamo, quali il rogo, le tortute, i tagli delle teste, le stragi più efferate e le minacce di ritorsioni e di ricatto che ancora oggi producono il loro effetto su una certa classe dirigente, tra cui molti giornalisti, che anteponendo l'opportunismo alla dignità, sostiene con il suo servilismo questa impostura che è il Crisianesimo.

E intanto che il processo avanza, la Chiesa, evitando ogni confronto diretto con me e disertando il tribunale, insiste in una latitanza che non fa che confermare la sua impostura.

Ma per quanto possano escamottare il processo attraverso la recita dell'indifferenza e del silenzio, non potranno mai evitare una fine già segnata. Moralmente di fronte a tutto il mondo essi hanno già perso.

Quello che manca alla conclusione è soltanto la sentenza, quella sentenza che come è motivo di grande angoscia per essi, altrettanto è motivo di grande gioia per me e per quanti credono nella mia battaglia, questa battaglia il cui epilogo permetterà di dire a questi immorali oscurantisti: "Ite, missa est!" (andate, il vostro ciclo si è concluso!) >>.