Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

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Doloroso annuncio: il 15 marzo 2010 è venuto a mancare Luigi. Ne danno notizia la moglie Ada e la figlia Elena.



GRAZIE LUIGI CASCIOLI, A MAI PIU'. "Grazie Luigi Cascioli per averci allungato le ali per volare sui cieli alti e limpidi del libero pensiero. Hai dedicato la vita alla ricerca della verità storica combattendo le menzogne millenarie di bibbia e vangeli che la più grande associazione criminale di tutti i tempi impone all'Umanità. Tutti noi uomini liberi raccoglieremo la tua spada riprendendo la lotta da dove tu l'hai lasciata. A mai più Luigi, a mai più amico mio."
Ennio Montesi

LUIGI CASCIOLI SE NE E' ANDATO. "Un compagno di viaggio ci ha lasciati. Luigi Cascioli ha spento la sua vita in un giorno come un altro. E il Sole non si è stupito, perché quando muore un ateo il Sole non si stupisce. Quando muore un ateo, non c'è rissa di dei o di demoni. Quando muore un ateo le campane non piangono, perché non c'è un'anima in vendita. La morte di un ateo lascia un dolore e un rimpianto comune, ma la consolante certezza di non vederlo più afflitto dall'imbecillità umana."
Luigi Tosti, magistrato


Seguendo questo link potrete leggere le altre numerose testimonianze di stima ed affetto.




Introduzione

Luigi CascioliLuigi Cascioli, dopo aver dimostrato in maniera indiscutibile nel suo libro "La Favola di Cristo" che i fatti presentati come veri dalle Sacre Scritture sono in realtà dei falsi, primi fra questi quelli inerenti la figura di Gesù, detto il Cristo, che è stata costruita sulla persona di certo Giovanni di Gamala, figlio di Giuda il Galileo della Casta degli Asmonei, sedicente discendente della stirpe di Davide, conclude i suoi studi con una denuncia contro la Chiesa Cattolica, nella persona di Don Enrico Righi, parroco-rettore della ex. Diocesi di Bagnoregio (VT), per abuso della credulità popolare (Art. 661 C.P.) e sostituzione di persona (Art. 494 C.P.). .

La querela è stata depositata al Tribunale di Viterbo l'11 settembre 2002.Grazie all'intervento del Tribunale di Perugia sulle assurde richieste di archiviazione del Pubblico Ministero Dott. Renzo Petroselli, si è ottenuta l'iscrizione di Don Enrico Righi nel registro degli indagati (vedi processo: esposto al Tribunale di Perugia del 24/03/2004). Dopo l'assurda archiviazione ricevuta dal Tribunale di Viterbo, il processo si è traferito al Tribunale di Strasburgo in seguito al ricorso fatto da Luigi Cascioli presso la corte Europea per i diritti dell'uomo.