Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

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Processi

Esposto alle maggiori autorità con AR riguardante la richiesta dell'archiviazione
ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA

12 giugno 2003
Luigi Cascioli, ritenendo abusiva ed illegale la richiesta di archiviazione, invia un esposto alle autorità competenti.

ESPOSTO ALLA MAGISTRATURA RIGUARDANTE IL COMPORTAMENTO DEL PROCURATORE DELLA REPUBBLICA Dott. Renzo Petroselli

Inviato mediante raccomandata A.R.

Al Signor Presidente della Repubblica - Palazzo Quirinale - Roma
Al Consiglio Superiore della Magistratura - Piazza Indipendenza -Roma
Al Presidente del Tribunale di Viterbo - Piazza Fontana Grande n° 19- Viterbo
Al Procuratore Generale della Repubblica presso la corte d'Appello di Roma - Pzza.Adriana - Roma
Al Procuratore della Repubblica presso il tribunale di Viterbo- Via Cardarelli- Viterbo

Il sottoscritto Luigi Cascioli, residente in via delle Province 45/B Roccalvecce -Viterbo)
espone quanto segue:
Nello scorso mese di settembre, il sottoscritto ha presentato una denuncia querela contro don Enrico Righi, Parroco di Bagnoregio, per i reati di cui agli artt. 494 e 661 del C.P, poiché egli ha sostenuto in pubblico la storicità della figura di Gesù Cristo, mentre ho potuto appurare (dopo lunghi e approfonditi studi, riassunti nel mio libro “La Favola di Cristo”) che Gesù Cristo non è una figura storica, ma una figura artificiosamente creata dai posteri, traendo ispirazione da certo Giovanni di Gamala.
Per questo vi è abuso della credulità popolare e sostituzione di persona: si vuol far passare per storico un personaggio mitico come lo sono Zorro o Superman.
Nella denuncia-querela ho chiarito che oggetto della mia azione non è l'esistenza di Dio (ognuno è libero ed ha il diritto di credere o no che ci sia un Dio (o un Allah), ma semplicemente che volevo evitare che si inganni il pubblico facendo passare per fatti storici quelli che tali non sono.
Assieme alla mia denuncia-querela, ho depositato il mio libro per permettere al Pubblico Ministero di vagliare con attenzione le mie ragioni e rendersi conto che quello che viene dato per scontato in seguito a quell'educazione cattolica di cui tutti siamo più o meno impregnati, in realtà è una favola: la favola di Cristo appunto. Ho allegato anche una copia del bollettino parrocchiale da cui emerge che don Enrico Righi afferma che Gesù Cristo è una figura storica.
Ho poi depositato ulteriori memorie, corredate da ulteriori studi e repliche a possibili contestazioni della mia tesi.
Successivamente, ho fatto richiesta di incidente probatorio chiedendo che fosse disposta una perizia che accertasse la natura storica o meno di Gesù Cristo sulla base di tutte le fonti coeve ed extra testuali.
Il procedimento è stato assegnato al Dott. Renzo Petroselli, il quale, però, ha sottovalutato il problema ed ha gestito la fase procedimentale in modo del tutto anomalo e al di là della correttezza.
Come ho potuto appurare dalla sua richiesta di archiviazione del 27.3.2003 (contro la quale ho presentato rituale e tempestiva opposizione che non è stata ancora discussa) il procedimento risulta aperto contro ignoti (e non contro don Enrico Righi che io ho espressamente indicato come autore dei reati) e per la sola violazione dell'art. 661 C.P. dimenticando che avevo segnalato la commissione del più grave reato di sostituzione di persona..
Il Dott. Petroselli, inoltre, ha ritenuto la mia richiesta di indagine inammissibile “formalmente e per l'oggetto dell'accertamento”, senza offrire altra spiegazione, violando il principio di motivazione degli atti magistratuali sancito dalla nostra Costituzione e che (storicamente) ha segnato il passaggio dall'età dello Stato assoluto e dispotico all'età dello Stato liberale.
Perché non è stata indicata la causa d'inammissibilità formale? Forse perché non esiste!
Inoltre, come può il Dott. Petroselli essere certo che Gesù Cristo è veramente esistito? Non potendo avere tale certezza, egli doveva avere il dovere di richiedere al GIP l'incidente probatorio, poiché la questione (storicità o meno di Gesù Cristo) è il nodo centrale dei reati: se Cristo non è esistito, i reati sussistono; se è esistito, nessun reato è commesso. Questo accertamento era ed è doveroso, poiché l'azione penale è obbligatoria e, quindi, deve essere esercitata anche in questi casi, apparentemente scomodi.
Io voglio giustizia e voglio credere che in questo Paese sia ancora possibile ottenerla. Voglio che la mia denuncia sia vagliata attentamente nel pieno rispetto della normativa processuale vigente e non rigettata come uno straccio sulla base non di prove contrarie, ma sulle convinzioni personali del Pubblico Ministero se è vero che i magistrati sono solo soggetti alla legge e non, come in questo caso, al proprio credo religioso. Questa è la vera laicità dello Stato sancita dall'art. 7 della nostra Carta fondamentale.
Pertanto,
FACCIO APPELLO
alle SS. LL. affinché, ciascuno per la parte di propria competenza, si adoperi affinché io possa ottenere quel rispetto e quella giustizia che sono diritto inviolabile di ogni cittadino di questa Repubblica che fino ad ora mi sono state negate, ed affinché venga sanzionata ogni violazione disciplinare e deontologica che sia stata commessa da chi così improvvidamente ha trattato la mia richiesta di giustizia formulata con la denuncia-querela contro don Enrico Righi.
Certo di ottenere la Vostra attenzione, porgo sentiti saluti.
In fede
Luigi Cascioli.