Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

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Lettera a Mons. Ravasi Gianfranco

Gentile Mons. Ravasi,

ho letto la sua intervista "Oggi mancano gli atei autentici" pubblicata su Panorama :
http://www.panorama.it/italia/cronaca/articolo/ix1-A020001029877

fatta dal giornalista Stefano Lorenzetto (che ci sta leggendo qui in copia e al quale ho già telefonato come a lei parlando col suo assistente lasciando il mio telefono) e, con vero stupore, apprendo che lei soffre per la "mancanza di atei autentici". Strana e singolare sofferenza la sua dal momento che gli "atei autentici e laici veri" esistono più di quanto lei possa immaginare e auspicare.

Certo, all'Agelus ci sono sempre centinaia di fedeli religiosi. Ma altrettanti non-fedeli, atei, laici, non credenti, ci sono eccome, ma il fatto è che non hanno, non abbiamo, un pontefice al quale rendere omaggio (e non ci interessa averlo) né qualcuno al quale genufletterci, per questo non siamo visibili in piazze, poichè non abbiamo bisogno di assembramenti simili. E stiamo molto bene con noi stessi senza bisogno di seguire favole e indottrinamenti vari.

Il fatto è, caro Ravasi, che l'Italia - come da uomo di cultura lei sa - ormai è uno Stato Teocratico simile all'Iran e a tanti altri Stati di cui evito farle l'elenco. Il fatto è, caro Ravasi, che i mass media NON danno spazio alla voce dei laici, ma li chiami pure atei se ritiene. Ecco perchè lei soffre per la "mancanza di atei". Per questo vorrei toglierle questa sofferenza che si può facilmente sconfiggere. Chi le scrive infatti si dichiara "ateo autentico", e questo non è un termine blasfemo, ma un termine molto più concreto del termine "cristiano". Putroppo noi non abbiamo miracoli ai quali aggrapparci, ma realtà analoghe del tipo di quelle Galileo, di Copernico, di Darwin... Non abbiamo icone né immagini verso le quale chiedere grazie, concessioni,favori...

Il fatto è, caro Ravasi, che l'Italia ormai è alla mercé della politica serpeggiante del Vaticano e dei suoi ministri, compreso lei. E di questo dovrebbe essere orgoglioso poichè il controllo delle masse e delle loro menti è l'obiettivo della propaganda martellante che conducete da sempre, imperterriti da grandi maestri. Vuole un esempio concreto? Eccolo immediato.

Legga il comunicato stampa: “Ecco due prove che Gesù Cristo non è mai esistito, Lettera-denuncia dello storico Cascioli ai ministri della Chiesa” e mi dica se è mai stato aperto un dibattito pubblico sulla "Dimostrazione Inconfutabile della non esistenza di Cristo come personaggio storico" esposta dallo storico Luigi Cascioli sul libro-denuncia "La favola di Cristo" che le suggerisco di leggersi prima di addormentarsi. Ne trarrà enorme beneficio intellettuale e spirituale. Cascioli è qui in copia anche lui.

Sappia inoltre che tutti i mass media italiani della carta stampata, network televisivi e radiofonici sono perfettamnete al corrente della cosa, ma nessuno - se non qualche piccolo editore d'assalto - si azzarda a fare emergere un dibattito simile. Ne è al corrente di questo Ravasi? Le piacerebbe capire? Approfondire tale argomento? oppure vive rinchiuso mattina e sera nella sua biblioteca ambrosiana senza guardare fuori dal mondo che marcia verso qualcosa di diverso e di nuovo, ma soprattutto di vero. Le lanciamo dunque una sfida, caro Ravasi, anche a lei. Si senta lusingato.

Apra un dibattito pubblico in Rai o Mediaset o La7 Tv tra lei e Luigi Cascioli per un confronto intellettuale su questo tema. Lei è un Monsignore, quindi come tale dovrebbe essere molto preparato ed esperto sul tema della cristologia, della teologia, sulle scritture che si definiscono sacre e tanto altro ancora. Si faccia forza, suvvia, non abbia paura Ravasi. Di moderatori ne può trovare finchè vuole, Antonio Socci, Giuliano Ferrara, Gad Lerner, Bruno Vespa, magari anche Lorenzetto potrebbe passare dalla carta stampata alla Tv e diventare lui stesso conduttore e raddoppiare stipendio e acquisire visibilità. Magari per sicurezza faccia invitare anche Vittorio Messori o chi crede lei. E' l'ocacsione ideale per fare intevenire insieme a lei anche il cardinale Biffi e il vescovo Carraro. Vedrà che gli "atei autentici" interverranno e saranno presenti,basta invitarli, non dubiti.

E' questa una meravigliosa occasione per fare la vostra propaganda in questa Era in cui la Chiesa sta battendo le ali verso il declino e la fine annunciata come per tutte le cose a questo mondo. Entri nella storia anche lei, Ravasi, esca allo scoperto, affronti la realtà, la smetta di fare monologhi vuoti verso se stesso e gli indottrinati.

Le offriamo un'occasione appetitosa per distruggere le considerazione di noi atei autentici e dello storico Cascioli dinanzi al vasto pubblico televisivo. Ne parli con Sodano, con Ratzinger, coi suoi capi e veda di mettere in piedi questo benedetto santo dibattito televisivo. Per noi qualsiasi giorno va bene, ci dica dove e quando dobbiamo venire e ci saremo!

Namastè

Ennio Montesi


Le faccio omaggio delle parole di Papa Bonifacio VIII (1235 - 1303) riportate dallo studioso e storico Jean Villani che descrive questo Papa come un prete crudele, ambizioso, vizioso, cupido ed egoista. Ecco le parole di Bonifacio VIII:

“Io dò importanza alla vita di un altro quanto ne posso dare a un fagiolo. Gli uomini hanno un’anima del tutto uguale a quella delle bestie. Il vangelo insegna più menzogne che verità; il parto di una Vergine è assurdo; l'incarnazione del figlio di Dio è ridicola; il dogma delle transustanziazione è una pazzia. Le quantità di denaro che la favola di Cristo ha apportato ai preti è incalcolabile. Le religioni sono state inventate dagli ambiziosi per ingannare gli uomini. Gli ecclesdiastici non possono comunicare con il popolo perchè la loro fede e la loro credenza non è la stessa. L'abbandonarsi ai piaceri sessuali con una bambina o con un ragazzo è un atto da considerarsi privo di peccato come stropicciarsi le due mani insieme. Il nostro solo scopo è quello di vendere nelle chiese tutto ciò che gli idioti vogliono”.

Le parole dette da Bonifacio VIII sono state riportate da Jean Villani (1276 - 1348) nella sua opera “Cronica” che scrisse in seguito ad un'idea che gli venne mentre si trovava a Roma per il giubileo (1300) indetto da Bonifacio VIII. Jean Villani, contemporaneo di Bonifacio VIII è considerato il maggiore esponente del 1300 della storia fiorentina con tutte le relazioni che Firenze aveva avuto, dai tempi più antichi ai contemporanei, con il mondo esteriore. La “Cronica” comprende dodici libri. Le parole attribuite a Bonifacio VIII sono in uno degli ultimi libri della serie. Villani non ha scritto in latino ma in italiano. La sua prosa viene ritenuta così avanzata nello stile letterario da superare lo stesso suo contemporaneo Boccaccio.