Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

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Chi sono gli atei

Affermare che l’ateismo, secondo quanto affermano i credenti, “impoverisce l’umanità e ostacola i più grandi beni che sono concessi all’uomo,che sono Dio, l’anima e l’immortalità, e che le cause dirette dell’ateismo sono un’educazione sbagliata, un ambiente perverso, una vita licenziosa”, è quanto mai falso e tendenzioso.

I fatti, oltre che le conclusioni che si ottengono dal ragionamento, dimostrano tutto il contrario.
Brandlangh, studioso dei fenomeni sociali, ha scritto che l’Ateismo cosciente permette di raggiungere la felicità umana che viene negata dalle religioni e la vita dei veri atei è più virtuosa perché più libera e più indulgente di quella dei credenti che sono in perenne conflitto con se stessi e con il prossimo a causa di una fede che rende irrazionali i loro comportamenti ( esorcismo, estasi, miracoli, preghiere, penitenze corporali, intolleranza, odio ecc.ecc).

Tra gli atei che hanno combattuto contro l’immoralità delle religioni troviamo le più grandi figure morali della storia, quali Lalande, Helvétius, Berthelot, Kropotkine, Bakounine, Tchernychevsky, Myskline, Shelley, Carlyle, Holcroft, d’Owen, William Morris, Sylvain Maréchal, Laplace e tutta una folla di altri personaggi da tutti riconosciuti modelli di virtù, senza contare quelli che ci vengono da una storia remota come Buddha, Lao-tsèe, Confucio, Socrate, Parmenide, Epicuro, Eraclito, Diogene, Anassagora ecc.ecc. che, pur essendo atei o agnostici, hanno condotto una vita che pu? essere portata come esempio di ci? che socialmente è considerato esemplare e lodabile.

Tutte figure nobili che si contrappongono all’ipocrisia di quella gente devota e pia che riempie le galere di tutto il mondo per misfatti e crimini di ogni sorta, senza parlare della depravazione e del vizio che troviamo tra i rappresentanti delle varie religioni, prima fra queste il cristianesimo la cui storia è infarcita di corruzione, prostituzione e di crimini tra i più efferati dei quali i suoi maggiori rappresentanti, cardinali e papi, ne hanno fatto base della loro vita.

Da una recente inchiesta sul mondo delle carceri è risultato che gli atei che si trovano in prigione, oltre ad essere percentualmente di gran lunga inferiori al numero dei credenti, sono stati condannati non per delitti di natura criminale ma soltanto per reati dipendenti da infrazioni di carattere politico-religioso come manifestazioni anarchiche e la blasfemia che in alcuni stati americani è ancora severamente punita. Gott, attivista politico, eletto deputato ben due volte, è stato punito con un anno di reclusione per aver distribuito volantini nei quali affermava di non riconoscere le leggi di un Dio inesistente. Nonostante che centinaia di filosofi si siano adoperati per dimostrare l’inesistenza di Dio le religioni, purtroppo, continuano a esistere attraverso il plagio che operano sulle masse ottuse.
Dio è morto, ha affermato Nietzsche portando gli argomenti più convincenti sulla sua inesistenza e benché come lui lo abbiano affermato e dimostrato tanti, tanti altri, ancora c’è chi crede ad un essere trascendentale che vive in un mondo che è al di fuori della materia.
Nella convinzione che non sarà mai possibile eliminare l’idea di Dio nella superstizione umana per l’impossibilità che ha la ragione di dimostrare l’inesistenza dell’inesistente, ho deciso di attaccare il cristianesimo, e di conseguenza gli altri due monoteismi che originano dallo stesso Dio, nella sua impostura storica. La storia, a differenza dei concetti filosofici che, per il loro astrattismo, possono essere sempre contrastati dai sofismi teologici, non pu? essere contestata quando si appoggia su documentazioni inconfutabili come nel caso della “FAVOLA DI CRISTO” in cui viene dimostrata in maniera inoppugnabile la non esistenza di Gesù come uomo. Con la distruzione della figura storica di Gesù, di quel “Logos inviato sulla terra per unire la materia al trascendentale, oltre a crollare la figura divina del figlio, si annulla anche quella del Dio Padre che, nel paradosso della Trinità, vengono dichiarate consustanziali.