Luigi Cascioli

Ateismo attacca cristianesimo con una denuncia contro la Chiesa Cattolica sostenitrice di un'impostura costruita su falsi documenti, quali la Bibbia ed i Vangeli, e imposta con la violenza dell'inquisizione e il plagio ottenuto con l'esorcismo, il satanismo e altre superstizioni.

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Storia, maestra di vita

La figura di un Gesù rivoluzionario costruita dal socialismo su un'idea di Engel che si prefiggeva di combattere il cristianesimo politicizzandolo, non è affatto nuova nella storia cristologica. Già da un secolo e mezzo prima che nascesse Gesà¹, o meglio quel Giovanni di Gamala sul quale fu costruito, i Maccabei, fondatori del Partito Giudaico che sostenuto dagli Esseni, avevano già costruito un Messia dalla duplice figura, quella del religioso e quella del politico; duplice figura che in seguito alla disfatta dell'esercito rivoluzionario esseno-giudaico nel 70 dopo la nostra era, si scisse rigenerando il conflitto che esisteva tra i due messia sostenuti, l'uno dalla corrente religiosa e l'altro da quella politica, prima della rivolta dei Maccabei, cioè nei secoli V, IV e III che seguirono la costituzione del monoteismo ebraico dopo la liberazione dalla prigionia di Babilonia. (Leggere "LA FAVOLA DI CRISTO").

Questi due Messia, che nel corso di ventisei secoli si sono uniti e allontanati come le pieghe di una fisarmonica, li troviamo ancora una volta insieme nella persona di Bin Laden il quale, come il cavaliere dell'Apocalisse, si è messo a capo di un esercito in qualità di condottiero come uomo per imporre un'ideologia religiosa come Messia. In questo programma di imperialismo teocratico sostenuto da Ben Laden contro il mondo occidentale, riviviamo, attraverso la "LA FAVOLA DI CRISTO", le rivoluzioni giudaiche combattute dagli Esseni, prima contro gli Ellenisti e poi contro i Romani, come se fossero riportate da una cronaca odierna.

Lo stesso sfruttamento da parte dei rivoluzionari del territorio che con i suoi anfratti, caverne e montagne ne rende impossibile il totale annientamento. Gli stessi metodi di combattimento sotto forma di imboscate e sabotaggi contro le truppe occupanti e di azioni terroristiche contro le popolazioni civili ad essi ostili.

   Identica organizzazione delle truppe guerrigliere suddivise secondo lo schema che venne applicato da Giuda l'Asideo, figlio di Mattatia il Maccabeo, per combattere Antioco IV, re degli ellenisti.
Stessi centri di addestramento per formare i combattenti (Kimberth Qumran).
Medesime ricerche, dall'una e dall'altra parte, di alleanze che risulteranno per entrambi spesso infide e traditrici.
Stessi ideali politici e religiosi inculcati ai combattenti attraverso un libro formativo (Oggi il "Manuale del Combattente", d'ispirazione coranica, ieri la "Bibbia").

   Gli stessi martiri che affrontano la morte nella certezza di avere come ricompensa una vita di beatitudine eterna, e tante altre analogie da avere l'impressione, leggendo la "FAVOLA DI CRISTO", che il tempo si sia fermato a 2500 anni or sono. Anche i vestiti, le barbe e i villaggi sono gli stessi.

   Quello che cambia nella guerra di oggi sono soltanto i nomi dei personaggi che, in realtà , tolto questo, risultano in tutto e per tutto identici a quelli che sostennero le rivoluzioni messianiche.
Bin Laden non è altri che uno dei tanti capi rivoluzionari che si succedettero nelle guerre contro la Grecia e Roma, quali Mattatia il Maccabeo, Giuda l'Asideo, Simone e Gionata, Ezechia, Giuda il Galileo e infine quel Giovanni di Gamala su cui è stata costruita la figura di Cristo.
   "LA FAVOLA DI CRISTO", mostrandoci le analogie tra la guerra combattuta oggi in Pakistan in nome di Allah e le guerre combattute dai guerriglieri esseni in Palestina in nome di Yahvé, essa ci fa capire come le cause che l'anno prodotta derivino da quell'odio che soltanto le religioni monoteiste sanno suscitare nell'uomo, quello stesso odio che porta i cristiani a considerare un nemico da abbattere chiunque si opponga al suo programma di imperialismo universale: le crociate ne sono un esempio.
Credere che la guerra contro Bin Laden non sia una guerra tra il cristianesimo e l'islamismo significa non aver capito nulla dell'imperialismo monoteista.

Luigi Cascioli.

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   "Le crociate dei secoli passati non hanno messo fine all'antagonismo fondamentale tra il mondo "cristiano" e il mondo "mussulmano", volendo ciascuno, a sua maniera, "conquistare il mondo intero". Quando questo antagonismo diviene irriducibile, la sola soluzione consiste a eliminare fisicamente l'avversario o sottometterlo interamente. Bisogna uccidere "l'infedele" era lo slogan sostenuto dalle due parti".

Johannès Robyn, presidente "UNIONE DEGLI ATEI" di Francia