Uno spretato, convertitosi all'ateismo, mette in ridicolo il Cattolicesimo dimostrando l'assurdità dei dogmi minaccia la Chiesa di mettere in vendita vino trasformato in sangue di Cristo Prendendo come motivo la chiusura da parte del Vaticano di cinque siti internet per blasfemia, io, Cascioli Luigi, ho iniziato oggi, con la presente lettera inviata all'Osservatore Romano, la guerra già da me annunciata con il mio libro-denuncia "La Favola di Cristo". Considerando inutile continuare con una lotta basata su teoriche argomentazioni dottrinali, ho deciso di attaccare la Chiesa Cattolica ritorcendo contro di essa, nella forma la più realista e pratica, quelle stesse armi di cui essa si serve per imporre la sua impostura quali sono i suoi sacramenti, in questo caso l'Eucaristia e il Sacerdozio.

Per comprendere la natura della bomba a cui mi riferisco, bomba confezionata insieme a un ex sacerdote, le cui generalità saranno rivelate nel momento opportuno, è necessaria una breve spiegazione su cosa è il Sacerdozio e cosa è il l'Eucaristia. A differenza degli Ebrei e dei Pagani che considerano il Sacerdozio una carica revocabile perché, potendosi acquisire per eredità o per appropriazione personale, lo fanno dipendere da una decisone umana, per i Cattolici, che lo fanno procedere invece da una chiamata divina (vocazione), assume un carattere eterno. "Nessuno può appropriarsi di questo nome (sacerdote), ma soltanto chi è chiamato da Dio". (Ebrei V-4). Come prove portate per dimostrare che i sacerdoti cattolici vengono eletti da Dio, la Chiesa ci porta quei passi dei vangeli che dimostrano come gli apostoli divennero tali non per propria decisione ma per una diretta chiamata di Gesù: "Mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Andrea e Simone, che gettavano le reti in mare, poiché erano pescatori. E disse loro: <<Seguitemi, perché io vi ho scelto fra tutti per farvi pescatori di uomini >> (pescatori di uomini sta per sacerdoti). Ed essi, lasciate le reti, lo seguirono. Andando un poco oltre, vide sulla barca anche Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello mentre riassettavano le reti. Li chiamò. Ed essi, lasciato il loro padre Zebedeo sulla barca con i garzoni, lo seguirono". E così via, via, camminando e guardando a destra e a manca, seguendo il suo fiuto divino di selettore di sacerdoti, scelse e chiamò al suo seguito quei dodici che, dopo un apprendistato di tre anni, divennero, grazie alla discesa dello Spirito Santo, sacerdoti in eterno secondo l'ordine di un certo Melchisedec che nella Bibbia ci viene presentato come il primo sacerdote del Dio altissimo il quale, come precursore dell'istituzione del Sacramento dell'Eucaristia, offrì ad Abramo pezzo pane e un bicchiere di vino. Infatti la formula che suggella la perpetuità del patto di alleanza tra il Sacerdote e Dio nel momento dell'investitura è: << Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisec>>. ( A titolo informativo dirò che il passo riguardante Melchisedec fu aggiunto alla Bibbia tra il IV e il V dai falsari cristiani per liberare il cristianesimo da ogni dipendenza che gli fosse potuta venire da Aronne, fratello di Mosè, fondatore del sacerdozio ebraico). Cosa è in realtà il sacerdozio secondo la teologia cattolica? Il sacerdozio secondo la teologia cattolica è un patto basato sulla reciprocità di una fedeltà eterna stipulato tra un uomo prescelto da Dio e Dio stesso nel quale i contraenti si promettono, il primo di svolgere la sua missione sacerdotale nel rispetto della morale evangelica e il secondo di garantire in eterno la Grazia indispensabile per svolgere la sua missione. Alla domanda che a questo punto sorge spontanea: << Come può la Chiesa parlare di eternità del sacerdozio quando tanti sono i preti che lasciano l'abito talare per abbracciare la vita laica, per seguire un'altra religione, se non addirittura per un rifiuto della fedecristiana in seguito ad una conversione all'ateismo?>>, quale può essere la risposta della Chiesa? Ebbene, la Chiesa risponde così: "Qualsiasi fosse il motivo per cui un prete rompe il contratto stipulato con Dio, egli rimane sempre e comunque un sacerdote in eterno, secundum ordinem Melchisedec" perché secondo quello che ha detto Gesù nei vangeli, cioè che l'uomo non può sciogliere sulla terra ciò che viene legato nei cieli, non è la parola umana, spesso infedele, a decidere la validità dell'alleanza, ma quella di Dio che rimane immutata in eterno". Questo concetto teologico confermato da S. Paolo, colonna portante del cristianesimo, nella prima lettera a Timoteo (IV-14): <<La grazia che il vescovo conferisce al sacerdote nell'investitura, non va perduta, anche se rinnegata, potendosi ravvivare per riportare sulla giusta strada colui che l'ha smarrita >>, e ribadita da S. Agostino: <<Il Sacerdozio è un'investitura sacra, permanente e così indelebile da restare nell'anima per sempre come un sigillo>>, viene continuamente convalidato nei testi sacri come in I Timoteo (V/14) e in II Timoteo (6-7), da poter concludere d'accordo con la Chiesa (è la prima volta che mi capita), che "la sacra ordinazione, o investitura del sacerdozio, che si compie con parole e segni esterni, non è un semplice rito di elezione dei ministri della parola e dei sacramenti; molto meno invenzione umana, ma un vero e proprio sacramento istituito da Cristo a conferimento di grazia che infondendo il carattere dello Spirito santo, impedisce al sacerdote di tornare laico, anche se per contrasti sopraggiunti, viene ridotto dalla Chiesa alla condizione laicale".

L'ateismo di un prete non annulla il Sacerdozio

Se l'ateismo non annulla il sacerdozio, di quali mezzi dispone la Chiesa per difendersi da uno spretato il quale, non credendo più ai suoi sacramenti, potrebbe agire contro di essa attraverso forme profanatrici tendenti a dimostrare l'assurdità delle sue verità teologiche come, per esempio, dar da mangiare ai cani del pane da lui (sacerdote eterno) precedentemente trasformato in corpo di Cristo? Praticamente di nessuno. Le uniche armi di cui dispone la Chiesa, che sono la scomunica e la sospensione a divinis, sono assolutamente inefficienti contro delle eventuali rappresaglie che uno spretato potrebbe fare contro di essa.

Scomunica e sospensione a divinis

"La sospensione a divinis è l'interdizione a un sacerdote a svolgere le funzioni ministeriali sacre", cioè l'insieme dei riti che si esprimono attraverso le preghiere, i canti, la recita della messa, l'ascolto dei penitenti che si confessano, la distribuzione delle ostie ai comunicandi ecc, insomma la parte esteriore della religione che si annovera sotto i nomi di liturgia e catechesi. "La scomunica è una censura che esclude di godere dei diritti e benefici spirituali e temporali derivanti dalla comunione dei fedeli", cioè l'esclusione di un cattolico da tutto ciò che dipende dalla parte esteriore della religione che si esprime con l'espressione "comunione dei fedeli" che è rappresentata appunto "dal godimento dei diritti e benefizi spirituali e temporali derivanti dall'appartenenza alla Chiesa quale società esterna e visibile", come potrebbe essere fare la comunione, confessarsi, partecipare ai riti religiosi, assumere cariche ecclesiastiche, ricevere la pensione da Santa Madre Chiesa, organizzare oratori e circoli cristiani ecc. che sono tutte privazioni che non hanno però nulla a che vedere con l'altra essenza della Chiesa che è la Comunione dei Santi.

Cosa è la comunione dei Santi?

"La comunione dei Santi, rappresentando tutto ciò che è interiore, è la parte spirituale della Chiesa che, fondata sulla fede, rende tutti i fedeli, vivi e defunti, uniti fra loro in Gesù Cristo loro capo, e fa gli uni partecipi dei beni spirituali degli altri." Per spiegare la differenza esistente tra la Comunione dei Fedeli e la Comunione dei Santi prendiamo come esempio un rubino. La lavorazione della pietra, determinata dall'uomo, è la Comunione dei Fedeli, il colore rosso intrinseco alla sua natura, nel quale si identificano tutti i suoi atomi, è la Comunione dei Santi. L'esclusione dalla comunione dei fedeli, avendo quindi un effetto soltanto esteriore come può essere l'interdizione ai riti religiosi, non può impedire ad uno spretato, qualora lo volesse, di avvalersi, sia pure commettendo per la Chiesa un sacrilegio, delle facoltà che gli sono state concesse (quali celebrare il sacramento dell'Eucaristia e di assolvere i peccati) dallo Spirito Santo attraverso la Grazia che rimane in lui perpetua come un marchio indelebile (colore rosso del rubino). E questo è tanto vero che la stessa Chiesa riconosce che uno spretato, anche se interdetto a confessare perché sospeso a divinis, può assolvere i peccati ai moribondi qualora fosse testimone di un caso estremo come potrebbe essere un incidente stradale. La Chiesa fu costretta a rendere indipendente la figura del sacerdote dalla figura umana allorché, in seguito al comportamento immorale e spesso ateo dei preti, i fedeli si chiesero se i sacramenti celebrati da essi in stato di peccato o di ateismo erano da considerarsi validi. La conferma della validità del sacerdozio qualunque fosse stato il comportamento dell'uomo, data dal Concilio Lateranense, ricevette opposizione da coloro che, vedendo in essa i gravi pericoli che questa decisione poteva apportare al Cristianesimo, negando ogni ragione di sacerdozio cristiano reagirono confondendo nella stessa persona le due figure (protestanti). La Chiesa, costretta così a cavalcare la tigre per garantire ai fedeli che le consacrazioni rimangono valide anche se eseguite da un prete in stato di peccato e di ateismo, cerca di sopperire a questa grave lacuna che la rende praticamente impotente verso ogni forma di ritorsione che potrebbe venirgli dagli spretati, dicendo: <<L'esclusione dalla comunione dei fedeli non produce soltanto un effetto puramente esterno, ma anche interiore, perché obbliga la coscienza>>. Ma ditemi, voi teologi della Chiesa Cattolica, a parte il fatto che questo affidarsi alla coscienza degli spretati è la manifestazione più evidente della vostra debolezza, di quale coscienza parlate? Dell'ateo o del credente? Che significato può avere questo appello alla coscienza quando ognuno la sente secondo la propria moralità e le proprie convinzioni? E se, a questo punto, dovessimo parlare di moralità non credo che la Chiesa abbia molti argomenti per difendere la propria! D'altronde se la Chiesa dovesse riconoscere nulle tutte le consacrazioni che sono state e vengono ancora celebrate da un clero ateo, ben poche ne risulterebbero valide dal momento che almeno l'ottanta per cento dei preti non crede a Dio. Basta ricordare i Papi Leone X e Paolo III che si dichiararono miscredenti negando l'esistenza di Gesù, Monsignor Propsper Alfaric che dichiara in suo libro di aver celebrato la messa in completo stato di ateismo, il curato d'Etrepigny (FR), Jean Meslier, morto nel 1733, che nel testamento aperto dopo la morte, chiese perdono ai sui parrocchiani per averli portati a credere per tanti anni alle falsità della religione Cristiana per il timore del rogo, e tanti, tanti altri che hanno dichiarato il loro ateismo nel pieno delle loro funzioni sacerdotali. Quale altra virtù può essere così meritevole di lode quanto il coraggio di uno spretato che, compresa l'immoralità della vostra impostura, usa i poteri che gli avete dato per combattervi con le vostre stesse armi? Più vi si studia e più vi si conosce e tanto più appare evidente quanto sia grande la vostra fragilità. Soltanto l'aver unito nella stessa persona la figura trascendentale di Dio con quella umana di Gesù Cristo, dimostra la vostra superficialità teologica e tutta la debolezza che avete difeso non con la logica e la ragione, come si dovrebbe nelle ideologie degne di questo nome, ma con il plagio e la violenza delle stragi e dei roghi e continuate a difendere con il ricatto e le rappresaglie, ultima delle quali è stata la chiusura di cinque siti internet a voi contrari. Questa è stata la goccia che, facendo traboccare il mio vaso, mi ha portato alla determinazione di distruggervi. Se dico che non sono solo in questa lotta contro di voi, non mi riferisco tanto a quei pochi coraggiosi che mi sostengono, ai quali, lascio la piena libertà di decidere se partecipare o no a questa azione, quanto al mio amico spretato (il cui nome sarà fatto nel momento opportuno), che con entusiasmo ha accettato di usare la Grazia eterna e indelebile ricevuta dal vostro Spirito Santo, per unirsi a me per porre fine alla vostra comunione dei fedeli le cui enormi ricchezze (parlo di quelle economiche), e la cui potenza (mi riferisco a quella politica) non ci sono affatto motivo di soggezione e di spavento ma ben sì di risolutezza e d'incoraggiamento tanto da inviarvi, nella maniera più ferma e decisa la seguente diffida: << Al primo sentore che avremo di una qualsiasi repressione operata da voi di siti internet a voi contrari, o di semplici boicottaggi, comincerà la trasformazione di vino in sangue di Gesù Cristo in damigiane e botti i cui luoghi ove esse si troveranno verranno comunicati a voi con e-mail che saranno contemporaneamente inviati a migliaia di cittadini, enti pubblici e privati, compresi i mass media, affinché tutto il mondo ne venga a conoscenza >>. Sono proprio curioso di vedere come la vostra potenza economica e politica, rappresentata dalla Comunione dei Fedeli, possa riuscire a salvare la fantomatica Comunione dei Santi, allorché le transustanziazioni assumeranno un'ampiezza industriale e il vino, trasformato in sangue di Cristo, del vostro eroe in realtà mai esistito, sarà messo in commercio a due franchi al litro. Un prete a cui accennai qualche tempo addietro la possibilità di una tale evenienza, dopo essere impallidito dallo spavento, mi rispose che soltanto una persona priva di coscienza avrebbe potuto compiere un simile sacrilegio. Ebbene, se la coscienza è la valutazione morale del proprio agire intesa come criterio supremo della moralità, come osate voi, stirpe di criminali, giudicare le coscienze altrui? Come potete pretendere voi, falsificatori di documenti e travisatori di ogni principio di giustizia, costringerci a rispettare le vostre utopie e le vostre assurdità, prima fra tutte quella di credere che la magia possa trasformare la natura della materia come, nel nostro caso, il vino e il pane nel corpo di un qualcuno che per giunta non è mai nato, mai vissuto e quindi mai morto? La mia coscienza di ateo, quindi di essere ragionante, che vuole liberare l'umanità dai vostri soprusi, fregandosene altamente dei vostri precetti, mi obbliga ad agire nella maniera più risoluta e definitiva per distruggere la vostra comunione di santi che tanto vi è servita per rendere spudoratamente potente il vostro imperialismo, o come voi lo chiamate comunione di fedeli, derubando, saccheggiando e violentando le masse rese succubi dal terrore delle vostre stragi, dei vostri genocidi, ricatti e ritorsioni.

La guerra ormai è aperta e dichiarata. Da una parte voi con la vostra coscienza e le vostre comunioni di fedeli e di santi, e dall'altra io con la mia coscienza, il mio libro "LA FAVOLA DI CRISTO" e la comunione dei martiri rappresentata da tutte le vostre vittime del passato, quali gli ebrei, i mussulmani, gli eretici e le streghe a cui si uniscono le vittime del presente che vengono quotidianamente uccise dal vostro oscurantismo generatore di fame e di malattie Tutte vittime alle quali mi unisco per gridare insieme a loro: <<Che siate maledetti!>>.

Luigi Cascioli da Bagnoregio, concittadino di S. Bonaventura detto il Serafico.

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LA SANTA INQUISIZIONE

Segue l'elenco delle vittime della Chiesa Cattolica che si sono unite a noi nella lotta che stiamo conducendo contro i loro carnefici. Sono questi i nomi che presto andranno a sostituire, nelle targhe commemorative poste sulle strade e nelle piazze, quelli dei tanti criminali che un imperialismo basato sull'impostura ci ha costretto ad onorare come Santi: L'Inquisizione, dichiarata Santa da Santa Romana Chiesa come lo sono state le Crociate, anche se nei fatti esisteva già dagli inizi dell'anno 1000, fu ufficialmente riconosciuta e legittimata sotto Papa Gregorio IX nel 1215 allorché la sua gestione fu affidata all'ordine dei domenicani fondato da Domenico da Guzman (anche lui santo) il quale perseguitò gli eretici con un cinismo tale da essere ricordato dalla storia come uno dei più sanguinari carnefici di tutti i tempi.

Qualche cenno esplicativo:

Eretico era considerato chi con scritti o con parole si opponeva alle norme dettate dalla Chiesa. Abiura: L'abiura era la ritrattazione delle proprie convinzioni, quasi sempre estorta sotto tortura, che un eretico scriveva in forma solenne davanti al consiglio dell'inquisizione. Le abiure a cui era sottoposto un eretico erano sempre due perché alla prima ne doveva seguire per legge una seconda di conferma. Normalmente il tempo che intercorreva tra le due era di un anno. L'eretico che rifiutava di firmare la seconda abiura, considerato "relapso", cioè eretico irriducibile, veniva bruciato vivo. Gli argomenti che maggiormente determinarono le eresie furono la Santissima Trinità, la verginità della Madonna e la sua attribuzione di madre di Gesù che fu fortemente contestata da quei credenti che seguitavano a sostenere ciò che era stato affermato nei primi secoli della Chiesa da una gran parte dei teologi i quali ritenevano impossibile che Dio avesse concesso un tale privilegio ad una donna allorché le donne venivano considerate così immonde da essere ritenute prive di anima. L'altro motivo che determinò gli eretici furono le contestazioni rivolte alla Chiesa per la sua lussuria e la sua ingordigia. Tra le innumerevoli vittime della Chiesa nel periodo precedente all'avvento dell'Inquisizione istituita da Innocenzo III, rimaste purtroppo nella maggior parte anonime per via di mancanza di documenti, giganteggia la figura di Arnaldo da Brescia bruciato vivo nel 1155 sotto il pontificato di Adriano IV per aver denunciato l'immoralità della Chiesa. I papi che seguirono Adriano IV (1154-1159), promettendo ai persecutori degli eretici le stesse indulgenze riservate ai crociati, spinsero i cattolici ad eseguire delle vere e proprie stragi come quelle volute da Innocenzo III che si servì delle milizie di Simone de Monfort per distruggere città intere, come Carcassonne, Tolosa e Beziers, perché gli abitanti si erano rifiutati di consegnare i seguaci di Valdo (Valdesi). Soltanto a Beziers furono massacrati oltre 7.000 dei suoi abitanti. Le milizie cattoliche entrarono in queste città e senza curarsi di selezionare gli eretici dai non eretici, eseguirono le carneficine al grido: <<Uccideteli tutti perché Dio saprà poi riconoscere i suoi!>>. Da ricordare che Innocenzo III nell'ultimo anno del suo pontificato fece votare dal Concilio Lateranense IV una legge che obbligava gli ebrei a vestire di giallo perché fossero sottoposti al pubblico ludibrio... e ci si chiede ancora da dove originino i campi di stermino nazisti! Sotto il Papa Innocenzo IV, successore di Innocenzo III, le leggi inquisitorie furono confermate e aggravate. Chiunque fosse stato dichiarato eretico veniva automaticamente imprigionato e condannato a morte con la confisca dei beni se non avesse abiurato. Come conseguenza di questa legge, che considerava la confisca del beni, molti furono i figli che furono potati all'infamia di accusare i propri genitori di eresia pur di salvare le proprietà di cui erano eredi. Delle centinaia di processi terminanti con condanne a morte, l'unico che ci è pervenuto è quello contro Paolo Gioacchino dei Rusconi che fu torturato e bruciato vivo quale relapso.

I nomi dei martiri riportati qui di seguito nei vari pontificati che si susseguirono, essendo tratti dai pochi documenti rimasti, non sono che una minima parte di quanti furono in realtà uccisi da Santa Madre Chiesa. Nell'elenco ci sono anche tre martiri uccisi per aver celebrato la messa da spretati (si trovano sottolineati nei pontificati di Paolo VI - Urbano VIII - Clemente XIII).

- Papa Clemente V

- Papa Benedetto XII (beatificato)

- Papa Clemente VI

Migliaia di vittime dell'inquisizione delle quali ci sono pervenuti soltanto i processi di:

- Innocenzo VI

- Gregorio XI

- Gregorio XII

- Papa Eugenio IV

Ma il peggio verrà allorché la Chiesa dovrà difendersi dall'avvento del Rinascimento.

- Papa Sisto IV (Per conoscere l'immoralità di questi papi consultare: www.anti-religions.org , scritto in inglese, francese, italiano).

- Papa Alessandro VI

- Giulio II

- Leone X (Il Papa che ha dichiarato la non esistenza di Cristo)

- Clemente VII

- Paolo III (Un altro Papa ateo che ha affermato la non esistenza di Cristo. Gli altri lo sanno come lui ma non li dicono).

- Giulio III

- Paolo IV

- Papa Pio IV

- Pio V (elevato dalla Chiesa agli onori degli altari).

- Gregorio XIII

(Il corpo di Gregorio XIII, di questo carnefice, viene onorato e riverito dai cattolici nella sua monumentale tomba in S.Pietro a Roma).

- Papa Sisto V

Questo Papa fece impiccare uno spagnolo per aver ucciso con una bastonata un soldato svizzero che lo aveva ferito con l'alabarda. Respinta la richiesta di sostituire la forca con la mannaia, Sisto V assisteva giosamente alle esecuzioni facendosi portare da mangiare perchè "questi atti di giustizia gli accrescevano l'appetito". Dopo l'esecuzione di una sentenza disse: << Dio sia benedetto per il grande appetito con cui ho mangiato>>.

- Gregorio XIV

(Tutto questo in un solo anno di Santo Pontificato!).

- Clemente VIII

- Papa Paolo V

(La Chiesa, rimasta nella convinzione che in Valtellina ci siano ancora tendenze religiose eretico-pagane, mantiene tutt'oggi la regione sotto controllo tramite la "Missione Rezia", affidata ai cappuccini, dipendenti direttamente da "Propaganda Fidei") ... e il Santo Padre Gian Paolo II chiede perdono!!!

- Urbano VIII

- Papa Innocenzo X

- Papa Alessandro II

- Papa Innocenzo XI (santificato)

- Papa Innacenzo XII

- Clemente XI

- Clemente XII

Le numerose vittime di questo Papa sono rimaste sconosciute perchè egli peferiva più uccidere sotto tortura nelle carceri dell'Inquisizione che giustiziarle nelle pubbliche piazze.

L'EUROPA COMINCIA A RISENTIRE DEL BENFICO EFFETTO DELL'ILLUMINISMO CHE SI MANIFESTA LIMITANDO L'ALTERIGIA DELLA CHIESA CHE RIDUCE LE SUE PERSECUZIONI RELIGIOSE ORINTANDOSI VERSO DELITTI POLITICI, CRIMINI COMUNI OPPURE REATI RIGUARDANTI GLI ORDINAMENTI INTERNI ECCLESIASTI. QUELLO CHE PER LEI CONTA SOPRA OGNI COSA è L'IMPORRE IL SUO POTERE ATRAVERSO IL TERRORE.

- Clemente XIII

I massacri, non più di carattere religioso, continuarono contro i cospiratori politici, i giornalistI e tutti quei progressisti che intendevano rovesciare l'immoralità dell'oscurantismo religioso attraverso una rivoluzione armata. Le atrocità furono come nel passato. Tagli di teste, torture con mazzolature, impiccaggioni e sevizie che spesso portavano allo squartamento degli accusati. Pur di mantenere il terrore venivano puniti di morte anche i delitti meno gravi come i semplici furti.

- Pio VI

- Pio VII

161 furono le esecuzioni capitali per reati comuni nei 15 anni del pontificato di questo vice Dio in terra che prese il mite e devoto nome di Pio.

- Leone XII

Le esecuzioni capitali, oltre queste sopra elencate, furono 29 e sempre per reati comuni.

- Pio VIII

- Gregorio XVI

Oltre a queste ci furono sotto il pontificato di questo Santo Padre altre 110 condanne a morte per reati comuni. La descrizione dei moltissimi decapitati, impiccati e squartati dall'Inquisizione sotto Gregorio XI è riportata in un libri scritto da Mastro Titta.

- Pio IX (santificato da Gian Paolo II, chiamato metro cubo di merda da Garibaldi)

Per comprendere la criminalità di questo Papa (santo), basta dire che quando i patrioti dell'unificazione italiana entrarono nelle carceri pontificie per liberare alcune decine di prigionieri che vi vivevano incatenati da così lungo tempo da aver perso la vista e l'uso delle gambe, trovarono in quei sotterranei mucchi di scheletri e di cadaveri in decomposizione in un misto di tonache di frati e di monache, di vestiti civili di uomini e di donne, divise militari e scarpe come quando furono liberati i campi di sterminio nazisti. Vi furono trovati anche giocattoli di bambini morti insieme ai loro genitori. SE QUESTI SONO I SANTI, CHI SONO ALLORA I DEMONI?

Cambiato il nome alla Santa Inquisizione con quello della Santa Penitenzieria in seguito all'occupazione di Roma da parte dell'esercito italiano, per tutto il XIX secolo, anche se in forma non cruenta, Santa madre Chiesa, facendosi politicamente forte per l'autorità spirituale che gli veniva dalla massa credula e ottusa che gli era rimasta fedele (cosa che purtroppo ancora esiste tutt'oggi) continuò comunque a imporre la sua autorità religiosa su quella politica ricorrendo ancora all'abiura e alla scomunica con conseguenti rivalse e castighi temporali che usa tuttora e che noi ben conosciamo (la chiusura dei cinque siti internet ne è un esempio). Una delle ultime abiure eseguite da Santa Madre Chiesa, è stata quella che fu imposta a mio nonno Luigi Cascioli, Ingegnere e Architetto che, come sindaco di Roccalvecce, Sipicciano e Montecalvello, per evitare le conseguenze che avrebbe portato a lui e a tutta la sua famiglia una scomunica, fu costretto ad "abiurare" la fedeltà giurata al Governo Italiano per giurare fedeltà a "Santa Madre Chiesa"

abiura Le due abiure: la prima del 1889 e la seconda del 1890 " In nome di Dio. Così sia. Io sottoscrritto con la presente dichiaro di ritrattare, come sinceramente ritratto nel senso voluto dalla S. Penitenzieria l'iilecito giuramento da me al governo prestato in occasione che assunsi l'uffico di Sindaco di Roccalvecce, diocesi di Bagnorea, e prometto nell'esercizio del medesimo di astenermi da ogni atto contrario alla legge di Dio e della Chiesa e di riparare allo scandalo* dato. " Bagnorea lì 5 agosto 1889 Fotocopia: l'originale è conservato presso gli archivi della diocesi di Bagnoregio (* Lo scandalo è l'aver giurato fedeltà al Governo).

Come si vede, la S. Penitenzieria, seguendo le stesse leggi dell'Inquisizione, costringeva l'eretico a una seconda abiura confermante la prima per accertarsi che non fosse relapso, cioè ricaduto nell'errore. La differenza nella punizione che c'era tra relapso e pentito consisteva nel fatto che il primo veniva bruciato vivo mentre il secondo dopo assere stato giustiziato. Se il giuramento di fedeltà al Goveno fosse stato prestato soltanto un secolo prima, ora avremmo Luigi Cascioli tra gli eretici giustiziati e bruciati. La Chiesa, che ha sempre negato le esecuzioni dell'Inquisizione, non potendo più tenerle nascoste dopo che alcuni laici riuscirono a consultare gli archivi segreti del Vaticano, ha cercato di scaricare ogni responsabilità ai tribunali civili. Portando come giustificazione il fatto che la morale cristiana non avrebbe mai potuto compiere ciò di cui era accusata perché è stata sempre contro le condanne a morte, la Chiesa di Cristo non ha fatto che dimostrare ancora una volta quanto le sia congenita la spudoratezza di sostenere il falso. "Chiedo perdono per ciò che i nostri predecessori hanno fatto, tenendo però presente che una parte della responsabilità va anche sulle loro vittime che li costrinsero a comportarsi in quella maniera " ...e bravo Woltija! Comunque il numero delle vittime di cui si conoscono i nomi non è che una minima parte di quanti furono realmente massacrati. Il numero poi di coloro che furono condannati al carcere con confisca dei beni è talmente alto da raggiungere, secondo gli storici, cifre a sette zeri. Ma senza ricorrere alle documentazioni, basta calcolare la ricchezza accumulata dal Vaticano attraverso i beni confiscati alle sue vittime, per renderci conto del numero dei suoi omicidi, stragi e genocidi. Soltanto le vittime generate da quella che fu chiamata l'Evangelizzazione dei popoli dell'America del sud, in seguito alle scoperte di Cristoforo Colombo, si calcola che tra giustiziati e resi schiavi superino i 50.000.000. La cristianissima regina Isabella sostenitrice di tanta immoralità, ben presto Santa, potrà sedere felice e contenta insieme a tutti questi altri santi di cui abbiamo fatto in queste pagine conoscenza. Questi Papi dai nomi più virtuosi come Innocenzi, Clementi, Pii, Benedetti e Urbani che si sarebbero dovuti chiamare invece Macellai, Criminali, Squartatori, Banditi, Delinquenti e Bastardi... Tu, che molto probabilmente sei caduto su questo sito per puro caso, tu, agnostico viandante di passaggio, a quale categoria senti di appartenere? A quella formata da dementi ubriaconi che ridono davanti ai patiboli, a quella che per vigliaccheria e opportunismo tace, oppure a quella che reagisce? Stando ai risultati che la società mi offre attraverso la sua rassegnazione a subire l'impostura, sono portato a credere che tu appartenga più alle prime due che a quest'ultima. Ma se così non fosse, allora prendi carta e penna e unisciti a noi e a tutti questi martiri sopra elencati, magari scegliendone uno perché esso, attraverso la tua chiamata, possa rivivere in te e attraverso di te combattere i suoi carnefici. è con i fatti e con l'azione che si onorano gli eroi e non con le chiacchiere...o si, o no! Il resto non è che una perdita di tempo!